2021, resilienza al Covid: un nuovo inizio
L’anno che ci siamo appena lasciati alle spalle, il 2020, è un anno che rimarrà nella storia, un anno di eventi che mai avremmo immaginato di vivere e che ci ha toccato tutti, indistintamente, rivoluzionando le nostre vite: l’anno del Covid-19, l’anno della pandemia.
E, come ogni rivoluzione, il Covid-19 ha prodotto indubbi cambiamenti e creato esigenze nuove. Ha cambiato abitudini, stili di vita e modi di lavorare, attribuendo un’importanza sempre più vitale alla tecnologia e al digitale, con il “boom” dello smart working, delle videoconferenze, dei webinar, degli acquisti in rete e della realtà virtuale (un processo in parte già in atto ma che la pandemia ha accelerato in modo vertiginoso) e rendendo sempre più urgente il bisogno di nuovi spazi: spazi per vivere, per lavorare, spazi per distrarsi e per muoversi. Inevitabile dunque un loro ripensamento, insieme a quello della convivenza e della mobilità.
Se prima del lockdown eravamo “schiavi del tempo e padroni degli spazi”, da un giorno all’altro ci siamo ritrovati ad essere “padroni del tempo e schiavi degli spazi”: in questa inedita prospettiva, il tempo che abbiamo avuto a disposizione ci ha dato modo di riflettere sui nostri percorsi professionali e individuali nonché sull’impatto e i possibili effetti che la pandemia avrebbe avuto sul nostro campo d’azione, quello del mercato immobiliare. E quel tempo si è trasformato in uno strumento importante per lo sviluppo della nostra creatività, che è e sarà un’alleata preziosa per superare questo momento particolare e per trovare, considerato il clima di incertezza che ancora persiste intorno a noi, la forza di intraprendere strade e percorsi nuovi.
Il Covid-19 ha inevitabilmente cambiato anche la filosofia e la visione da parte dei nostri clienti riguardo ai propri immobili, generando esigenze nuove che dovremo saper cogliere e interpretare per essere in grado di soddisfare il mercato, così come dovremo essere attenti alle nuove opportunità legislative (vedi Superbonus 110% sugli immobili, introdotto dal Decreto Rilancio) per rimanere aggiornati e sfruttare al meglio le possibilità che ci si offrono.
Il mercato immobiliare
Il 2019 si era concluso con un aumento delle transazioni ed un mercato fiorente e ben distribuito sia nella città di Como che nella Provincia, dove si erano visti chiari e importanti segnali di ripresa, evidenziati da una crescita delle transazioni immobiliari.
Nel corso del 1° semestre del 2020, invece, si è registrato un calo delle compravendite intorno al 20% rispetto a quelli che erano stati gli ottimi risultati del 2019, flessione però chiaramente imputabile alla situazione pandemica, che ci ha negato due mesi importanti di lavoro in un periodo per noi normalmente di massima resa.
Fortunatamente nel 2° semestre 2020, sebbene ancora presente la pandemia, si è verificata una ripresa che ha portato ad un recupero delle transazioni immobiliari così da addivenire, alla fine del 2020, ad una diminuzione delle stesse che è stata all’incirca solo del 7%.
Le zone più penalizzate in termini di compravendite sono state le zone dell’Alto Lario, di Campione d’Italia, della cintura occidentale e del primo bacino occidentale, mentre quelle che hanno registrato meno flessioni sono state le zone dell’Olgiatese e del primo bacino orientale, la zona Ceresio e la pianura sud-occidentale.
Da sottolineare il fatto che, dopo anni di scarsa richiesta per il residenziale di nuova realizzazione (fatta salva la zona del Comasco), anche in Provincia sono emersi segnali positivi relativamentealle nuove costruzioni, oltre a piccole variazioni in aumento dei prezzi. Per quanto riguarda invece l’usato, c’è sempre un buon interesse sia a Como che in Provincia, con una lieve diminuzione dei prezzi, più che fuori provincia.
La pandemia non ci ha fermati
Nonostante le oggettive difficoltà legate all’improvvisa emergenza sanitaria, il nostro lavoro è andato avanti. Sicuramente ci sono state nuove scelte tecniche per gli incontri istituzionali come la presentazione del Borsino e anche per ciò che concerne i corsi di formazione e di aggiornamento, che si sono svolti via web ottenendo ottimi riscontri e diventando anche un’ancora di salvezza nel momento peggiore della pandemia. In più siamo riusciti finalmente ad organizzare per questo anno 2021 - in collaborazione con l’Università dell’Insubria di Varese - un Corso di Alta Formazione F.I.M.A.A., comprendente 11 incontri, oltre a sviluppare e indicizzare - in collaborazione con Credipass, mediante varie campagne tra cui Facebook - il nostro portale di annunci immobiliari www.trovacasacomo.it.
Siamo ad un nuovo inizio: F.I.M.A.A., la sua Giunta, il suo Direttivo e tutti i nostri associati hanno saputo mettere in atto una efficace “resilienza” che ci permetterà, non appena possibile, di dare un nuovo impulso e slancio alla nostra professione nel mondo post-coronavirus.
Credo infine di interpretare il pensiero di tutti esternando la speranza di rivederci, non più via video ma incontrandoci di persona, così da avere modo di confrontarci sulle prossime iniziative da intraprendere e scambiarci idee per progetti e programmi futuri.
Auguro buon lavoro a tutti.
Mirko Bargolini
Presidente
F.I.M.A.A. Como